Commenti sul seminario Alzheimer del 26 maggio

Date 2016/5/31 22:06:15 | Topic: Assistenza

Il 26 maggio 2016 l'ASCA (associazione dei comuni per i servizi socioassistenziali) ha organizzato ad Acqui un seminario informativo sull'Alzheimer.
Il 26 maggio 2016 l'ASCA (associazione dei comuni per i servizi socioassistenziali) ha organizzato ad Acqui un seminario informativo sull'Alzheimer.

Contenuti indubbiamente utili e interessanti, ma purtroppo l'iniziativa non merita solo complimenti, per i motivi che abbiamo illustrato alla stessa ASCA con un email del 31 maggio di cui sotto riportiamo il contenuto.


Come associazione di volontariato impegnata nella difesa dei diritti dei disabili, vorremmo sottoporvi alcune considerazioni a proposito seminario sull'Alzheimer dello scorso 26 maggio.

I contenuti sono stati certamente interessanti, ed è bene che vengano resi accessibili a chiunque possa averne utilità, per cui questo punto di vista ci complimentiamo con l'iniziativa, tuttavia non possiamo nascondere anche diverse perplessità che esponiamo qui di seguito:

a) poiché la materia è palesemente di natura sanitaria (anche durante il seminario stesso si è sempre parlato di malati) non si comprende perché debba essere l'ASCA ad occuparsene direttamente, e per di più neppure in collaborazione con l'ASL ma come unico organizzatore (che cosa diremmo se l'ASL da parte sua si occupasse delle persone con difficoltà economiche?); è vero che i servizi sociali possono avere un ruolo, ad esempio nel caso di utenti non in condizioni di pagare la loro quota per il ricovero in RSA, ma non sono certamente il soggetto primariamente interessato;

b) colpisce anche il fatto che l'iniziativa sia stata organizzata in stretta collaborazione con strutture sanitarie private, quasi che in quelle pubbliche non ci fosse alcuna competenza nella materia; l'intervento dello psicologo di Villa Igea poi ha avuto quasi l'apparenza di una pubblicità (supponiamo andando al di là delle intenzioni ed aspettative degli organizzatori) ed è apparso quindi particolarmente fuori luogo, malgrado l'indubbio interesse dei contenuti;

c) gli interventi sembravano per lo più presupporre che la responsabilità della cura dei malati sia in primo luogo dei parenti, e non è stato fatto in pratica alcun accenno ai diritti dei malati previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza (quindi in ambito sanitario e non socioassistenziale), in particolare il ricovero in RSA e le cure domiciliari (diritto quest'ultimo regolamentato anche dalla L.R. 10/2010, purtroppo non applicata, e poi compromesso dalla pessima politica della Regione Piemonte); è vero che il seminario era incentrato sugli aspetti medici e terapeutici, e non sull'organizzazione dei servizi e le procedure per accedervi, ma si sarebbe facilment potuto approfittare dell'occasione per dare almeno una informazione minimale, tanto più che l'argomento non è ben conosciuto da tutti.

Non vorremmo che l'effetto, certamente involontario, di questa impostazione fosse di legittimare la tendenza - che contrasta con le leggi vigenti, a cominciare dalla L. 833/1978 istitutiva del SSN - a scaricare dalla sanità i malati cronici non autosufficienti, per trasferirli in ambito assistenziale, dove la tutela è minore e le risorse di gran lunga inferiori, se non addirittura abbandonarli alla buona volontà (e spesso all'abnegazione) dei parenti o alle strutture private per chi può permettersele.

Auspichiamo quindi che in futuro vengano organizzate altre iniziative di informazione che coinvolgano adeguatamente i servizi sanitari pubblici e includano tra gli argomenti i diritti degli assistiti.




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