Convegno su disabilità intellettiva e autismo, Torino 4 marzo 2016

Date 2016/2/5 22:10:00 | Topic: Sanità

Convegno su:

PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA E/O AUTISMO
con limitata o nulla autonomia
IL DURANTE E DOPO DI NOI È GIÀ UN DIRITTO ESIGIBILE


Torino, 4 marzo 2016
A Torino, il prossimo 4 marzo, si terrà un convegno sul tema

PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA E/O AUTISMO
con limitata o nulla autonomia
IL DURANTE E DOPO DI NOI È GIÀ UN DIRITTO ESIGIBILE


organizzato dalla Fondazione Promozione Sociale e promosso dalle ssociazioni - tra le quali anche il GVA - che mesi fa avevano sottoscritto un documento col quale si sollecitava la Regione a riconoscere adeguatamente anche i diritti dei pazienti autistici, che sul piano giuridico sono già tutelati dalle norme in materia di sanità, senza bisogno della strombazzata legge sull'autismo, le cui previsioni valgono nel limite delle risorse disponibili e quindi non sono diritti esigibili.

Il programma del convegno si può leggere qui e qui.

Il convegno è interessante anche perché molto di quello che si dirà si applica anche ai malati cronici non autosufficienti, e perché dovrebbe permettere di capire meglio quali siano le possibilità effettive di difesa dei diritti di disabili e malati dopo le recenti sentenze 604 e 5538 del Consiglio di Stato.

Di seguito il testo descrittivo delle finalità del convegno tratto dalla versione estesa del programma (linkata anche sopra nel secondo link):


Il convegno affronta il tema della disabilità e dell’autismo, con riferimento alle persone con limitata o nulla autonomia, non avviabili quindi in attività lavorative produttive. Il proposito è di rassicurare le famiglie: il dopo di noi è un falso problema perché, come confermeranno le relazioni, lo Stato garantisce già prestazioni
esigibili, purché siano richieste in modo appropriato. Certamente è necessario che ciascuno si impegni come singolo e come associazione perché siano programmate per tempo dalle istituzioni (Asl/comuni) le strutture diurne e residenziali quali le comunità alloggio di tipo familiare, che non devono però riproporre l’emarginazione di piccoli istituti, ma garantire progetti educativi/abilitativi individuali in base alle autonomie dei singoli utenti. E’ sicuramente necessaria una deliberazione quadro per recepire i nuovi bisogni e flessibilità
soprattutto negli standard edilizi, ma alla Regione si chiede di consolidare ed estendere le esperienze e i modelli positivi di gestione realizzati nel territorio piemontese con il contributo di associazioni, gestori pubblici e privati. Tenuto conto che ci troviamo in presenza di persone che hanno una evidente perdita di salute, come previsto dalle norme sui Lea chiediamo la piena titolarità del Servizio sanitario regionale, che deve assicurare il mantenimento dei livelli di autonomia, anche minimi, di ogni singola persona, che ha diritto alla definizione di un suo personale e specifico progetto di cura e assistenza calcolato sul suo reale bisogno e su quello del suo nucleo familiare. In primo luogo, infatti, si chiede il sostegno – anche economico – dei
familiari che assumono volontariamente il gravoso onere di accudire persone con disabilità grave o autismo con limitata o nulla autonomia, affinché sia assicurata il più a lungo possibile la permanenza di queste persone al domicilio. Per questo i centri diurni assumono una rilevanza notevole e devono essere assicurati in base alle esigenze del nucleo familiare e la retta a carico del servizio sanitario nazionale deve essere onnicomprensiva, compreso i costi per la mensa e il trasporto, per i quali l’interessato comparteciperà solo se ha risorse superiori al minimo vitale.






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