Gravissimo: la Regione ricorre al Consiglio di Stato!

Date 2015/4/22 22:30:00 | Topic: Sanità

Il 21 aprile la Regione Piemonte ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza 156/2015 del TAR Piemonte.
Il 21 aprile la Regione Piemonte ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza 156/2015 del TAR Piemonte e altre analoghe sentenze sulla stessa materia.

Si tratta della sentenza con cui veniva accolto il ricorso di diverse associazioni, tra cui il GVA, contro le delibere della giunta Cota che trasferivano le cure domiciliari all'ambito sanitario a quello socioassistenziale, cosa ritenuta dai ricorrenti e dal TAR in contraddizione con le norme di legge sui LEA (Livelli essenziali di assistenza).

Pare che ora il ricorso regionale al Consiglio di stato sia motivato dalle esigenze del piano di rientro dal debito della sanità. Ma in realtà ciò avverebbe con provvedimenti insostenibili sul piano giuridico e presi sulla pelle dei cittadini più deboli quali disabili e anziani non autosufficienti. Non si comprende infatti come il piano di rientro possa condurre a mettere in discussione servizi obbligatori e a dichiarare come extra LEA ciò che non lo è (visto che non è intervenuta alcuna modifica dei LEA stessi), né quale connessione immediata ed inevitabile ci sia tra il piano di rientro e queste particolari spese - che non saranno certamente le maggiori nell'ambito della sanità regionale - quasi riguardassero servizi irrilevanti e marginali. Ciò oltretutto appare singolare perché il potenziamento delle cure domiciliari, oltre ad essere per lo più vantaggioso per i soggetti interessati, è economicamente vantaggioso per la regione rispetto al pagamento delle rette in RSA (anche se ovviamente è più costoso che abbandonare a se stessi i cittadini e le loro famiglie), quindi dovrebbe essere una strategia da perseguire proprio per il contenimento dei costi. Ci auguriamo di tutto cuore che il Consiglio di Stato confermi le sentenze del TAR, anche perché la recente sentenza 604 (peraltro grave e pericolosa) riguarda una diversa questione e una diversa linea argomentativa per cui non pare possa costituire un precedente rispetto a questa nuova causa.

A questo link tutte le informazioni e i documenti, un'analisi più approfondita ad opera di CSA e Fondazione Promozione Sociale e una lettera aperta a cui possono aderire associazioni e singoli cittadini.




This article comes from GVA - Acqui Terme (Italia) - Sito ufficiale
http://beppe062.altervista.org

The URL for this story is:
http://beppe062.altervista.org/modules/news/article.php?storyid=281