Il TAR accoglie il ricorso delle associazioni contro le delibere regionali sulle cure domiciliari
Date 2015/2/9 22:00:00 | Topic: SanitÃ
| Con la Sentenza 156 del 29.1.2015 il TAR Piemonte ha accolto il ricorso di numerose associazioni, tra cui il GVA, contro le delibere regionali sulle cure domiciliari.
Per una volta una buona notizia: il TAR Piemonte, con la Sentenza 156 del 29.1.2015, ha accolto il ricorso delle associazioni, tra cui il GVA, mentre le altre sono Aps (Associazione promozione sociale), Ulces (Unione per la lotta contro l’emarginazione sociale) e Utim (Unione per la tutela dei disabili intellettivi), dell’Angsa Torino (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) contro le delibere della giunta Cota (peraltro mai modificate o abrograte dall'attuale giunta Chiamparino) che definivano extra LEA le prestazioni domiciliari a persone non autosufficienti che non fossero di contenuto strettamente medico e infermieristico, ponendole a carico non più della sanità ma dell'assistenza dove, come noto, non ci sono norme che stabiliscano diritti degli
utenti analoghi ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza, sanciti per legge).
Il TAR ha accolto le argomentazioni dei ricorrenti e ha riconfermato che la riduzione delle spese non può portare a comprimere i diritti fondamentali dei cittadini.
Si conferma quindi, almeno per questa volta, la validità della strategia delle associazioni impegnate nella difesa dei diritti degli assistiti.
Da ricordare che noi avevamo suggerito di presentare ricorso anche ai principali comuni della nostra zona, a cominciare da Acqui, ma nessuno l'aveva fatto.
Ora vedremo se l'amministrazione Chiamparino ricorrerà al Consiglio di Stato contro questa sentenza del TAR, dimostrado così la concordanza della sua politica con quella della giunta di destra di Cota, o se accetterà le sue conclusioni, e confermerà poi con altri atti un nuovo orientamento di politica sanitaria.
Da ricordare anche che con analoghe sentenze 154 e 157 il TAR ha accolto altri ricorsi contro le stesse delibere presentati dal Comune di Torino e da alcuni consorzi socioassistenziali.
Molto interessante il Comunicato della Fondazione Promozione Sociale e del CSA che inviatiamo a leggere integralmente.
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