Presidio del 5 aprile davanti alla Regione Piemonte
Date 2011/3/23 21:57:00 | Topic: Assistenza
| La Fondazione Promozione Sociale di Torino e il Comitato Promotore della Petizione Popolare organizzano per il 5 aprile 2011 alle ore 10,30 un presidio davanti alla sede del Consiglio Regionale del Piemonte (Via Alfieri 15, Torino), che si sposterà poi davanti alla sede della Giunta. L'iniziativa è motivata da una serie di delibere della Giunta Cota (le numero 30-43/2010, 14-714/2010, 31-1104/2010 e 13-1349/2011) che configurano seri pericoli all'assistenza ad anziani, lungodegenti e disabili gravi e non autosufficienti.
Tutte le informazioni sul sito della Fondazione: http://www.fondazionepromozionesociale.it/.
Tutti possono partecipare al presidio. Chi non può essere presente di persona può inviare un email alla Presidenza della Regione (presidenza@regione.piemonte.it) e per conoscenza a info@fondazionepromozionesociale.it manifestando il suo appoggio all'iniziativa.
Noi abbiamo mandato il seguente messaggio:
Comunichiamo il nostro sostegno al Presidio davanti al Consiglio e alla Giunta Regionale del Piemonte organizzato per il 5 aprile dalla Fondazione Promozione Sociale e dal Comitato Promotore della 2. petizione popolare.
Alcune recenti Delibere approvate dalla Giunta Regionale, la 30-43/2010, la 14-714/2010, la 31-1104/2010, configurano seri pericoli per l'assistenza soprattutto ai non autosufficienti, mentre la 13-1349/2011 potrebbe preludere all'istituzione di nuovi ghetti per anziani e disabili senza riguardo alle specifiche esigenze sanitarie e assistenziali di ciascuno.
Sembra trattarsi di una politica finalizzata al risparmio sulla pelle dei più deboli (pur senza dimenticare le responsabilità del governo nazionale, peraltro politicamente omogeneo alla Giunta piemontese), mentre viene varato - a quanto pare con spesa rilevante - un bonus per la prima infanzia con criteri eccessivamente ampi, anche se certamente più utili a produrre consenso.
Riteniamo indispensabile che non ci sia alcuna limitazione dell'assistenza per le fasce deboli, tra cui disabili gravi e persone non autosufficienti, e che anzi i servizi vengano ampliati per meglio rispondere alle reali esigenze.
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