Badanti senza permesso di soggiorno, in pericolo l'assistenza
Date 2009/7/11 18:30:00 | Topic: Assistenza
| In seguito al nuovo Decreto Sicurezza, che prevede pene pesantissime per chi impiega lavoratori clandestini, sorgono preoccupazioni per le badanti prive di permesso di soggiorno che assistono anziani e altre persone non autosufficienti.
Infatti i loro datori di lavoro dovrebbero licenziarle, privando così loro del sostentamento e gli autosufficienti dell'assistenza, visto che non sempre è facile trovare una sostituzione, oppure assumersi rischi pesantissimi nel caso venissero scoperti. In questo modo, oltre a non usufruire dell'assistenza pubblica e doversela pagare (magari con sacrifici pesantissimi), finirebbero per non avere neppure quella privata.
Sappiamo bene che tra chi impiega lavoratori clandestini ci sono anche degli sfruttatori, per i quali non deve esserci alcuna tolleranza (ma la repressione dovrebbe colpire solo lo sfruttatore e non danneggiare anche lo sfruttato), ma ci sono anche coloro che per l'assistenza hanno trovato una persona di fiducia e che sarebbe lieti di mettere in regola se potesse regolarizzarsi, garantendo oltretutto in questo modo entrate contributive e tributarie.
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Il giorno 11 luglio è poi arrivata la notizia che verrà prevista la regolarizzazione delle badanti sia extracomunitarie che anche italiane e della UE (peraltro il testo è ancora in bozza). Questo sembra un dettaglio tecnico, ma in realtà è molto grave che si trattino allo stesso modo questi due casi: chi impiegava badanti extracomunitarie non avrebbe potuto metterle in regola neppure volendo, per cui se non si è reso colpevole di pratiche di sfruttamento va agevolato nel rientro nella legalità. Chi invece ha fatto lo stesso con lavoratrici regolarizzabili ha commesso una pura e semplice infrazione che non merita alcun particolare condono.
I diritti degli assistiti sono al centro delle nostre preoccupazioni, ma non per questo disprezziamo i diritti di chi assiste!
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