Vent'anni fa prima mostra sulle barriere e la "Sfida agli amministratori"

Date 2009/6/24 21:27:42 | Topic: Barriere

Vent'anni fa la più grande iniziativa del GVA contro le barriere architettoniche.
Domenica 25 giugno 1989 si inaugurava la prima mostra fotografica sulle barriere architettoniche ad Acqui, organizzata dal GVA: si trovava sotto i portici delle Terme, in Corso Bagni, e mostrava come pressoché tutti i luoghi e le strutture più importanti di Acqui fossero inaccessibili ai disabili, in carrozzella e non solo, e alla maggior parte delle persone con difficoltà di deambulazione.

Le barriere non mancano neanche adesso, ma allora erano molto di più, ed era molto minore la consapevolezza del problema da parte delle istituzioni, dei progettisti e dei cittadini (tranne quelli che non riuscivano a camminare), per cui l'impatto e la novità dell'iniziativa del GVA erano molto maggiori di quello che oggi potrebbe apparire.

Ma alla mostra, che fu visibile per una settimana, fino al 2 luglio, si accompagnava un'altra iniziativa ancora più spettacolare, che fu denominata "Sfida agli amministratori". Tutti i politici acquesi più in vista dell'epoca furono invitati ad un giro in carrozzella nel centro della città per vivere direttamente l'esperienza di coloro che in città dovevano muoversi appunto in carrozzella, ovviamente aiutati da altri perché allora la circolazione autonoma per una carrozzella era pressoché impossibile (con l'eccezione dell'isola pedonale).

Accettarono quasi tutti, e così nel pomeriggio del 25 fu compiuta la passeggiata su carrozzelle messe a disposizione dalla ditta Sanitas e condotte dai volontari del GVA e dell'ANFFAS e dagli obiettori di coscienza della Caritas Diocesana, il tutto con un po' di paura dei passeggeri e un bel po' di meraviglia da parte dei passanti. Durante il percorso, un obiettore della Caritas illustrava le caratteristiche di accessibilità, immancabilmente negative, dei diversi luoghi.

Non era un caso che fosse un obiettore della Caritas ad avere questo ruolo. L'interesse del GVA per le barriere infatti non nasceva dal nulla, ma originava dagli stimoli offerti dagli obiettori della Caritas, che nel marzo 1988 avevano avviato un completo censimento delle barriere architettoniche ad Acqui: si trattò di un lavoro piuttosto impressionante perché comportò la descrizione e la misurazione di ogni singola barriera esistente in tutte le vie (anche le più piccole) ed edifici pubblici di Acqui (le schede sono consultabili nella biblioteca del GVA, anche se ovviamente spesso non corrispondono più alla situazione di oggi). Il censimento fu condotto da un solo obiettore (quello che poi fece da cicerone durante la manifestazione) tra il marzo e il settembre 1988, mentre nel periodo successivo ci lavorarono diversi altri obiettori fino alla presentazione del lavoro, che fu organizzata dal GVA il 25 marzo 1990. In quell'occasione fu nuovamente allestita la mostra fotografica dell'anno prima.

Altre mostre fotografiche, aggiornate, furono allestite nel 1993 e 1997 per mostrare però non più solo le barriere ma anche i miglioramenti dell'accessibilità. La situazione infatti era ormai cambiata, e parlare di barriere era sempre meno una novità e sempre più un fatto consueto.

Oggi non siamo più nella condizione degli anni '80, e molti luoghi e strutture sono accessibili, ma non tutti: per il volontariato non si tratta quindi più di fare iniziative d'urto, che non stupirebbero più nessuno o quasi, perlomeno se realizzate nella forma di vent'anni fa, ma di lavorare sui dettagli - che poi sono quelli che guastano tutto perché in un percorso basta un solo punto non accessibile per rendere inaccessibile l'intero percorso, cercando di intervenire sui singoli problemi di accessibilità in modo costante e documentato.

L'iniziativa del 1989 rimane comunque un esempio di azione del volontariato non consolatoria e pietistica, ma di denuncia e mobilitazione concreta e senza retorica che ancora oggi può ben servire da modello.



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