La giunta Cota non cessa di inventare qualcosa di nuovo per mettere a rischio i diritti alle prestazioni sanitarie.
Il 25 giugno 2013 è stata approvata la
Delibera 14-5999 ad oggetto
Interventi per la revisione del percorso di presa in carico della persona anziana non autosufficiente in ottemperanza all'ordinanza del TAR Piemonte n. 141/2013, che a prima vista sembrerebbe promettente.
Infatti l'ordinanza del TAR a cui si fa riferimento è quella che dichiarava l'illegittimità di precedenti norme sulle liste d'attesa per il ricovero di persone non autosufficienti, ritenute dal TAR illegittime perché in contrasto coi diritti sanciti dai LEA (Livelli essenziali di assistenza).
La Giunta regionale però con questa delibera, mentre dichiara di voler ottemperare all'ordinanza del TAR, mette in piedi una serie di procedure inutili, perché la presa in carico dei non autosufficienti dovrebbe essere assicurata con le normali procedure del SSN, trattandosi semplicemente di cittadini bisognosi di cure, e il cui risultato è che l'attesa, per i casi dichiarati urgenti (e si parla di persone non autosufficienti) può arrivare a 180 giorni!
Si tratta in realtà di un semplice espediente per ripristinare le liste di attesa e negare i diritti dei cittadini più deboli (ricordiamo ancora una volta che si parla di non autosufficienza).
I difetti della delibera sono meglio analizzati in un documento della Fondazione Promozione Sociale reperibile
qui (in attesa della sua presumibile pubblicazione sul sito ufficiale della
Fondazione).
Sempre la Fondazione Promozione Sociale ha invitato le associazioni a inviare all'Assessore regionale alla sanità una lettera con richiesta di ritiro della delibera (cosa che noi abbiamo prontamente fatto), e se questo non bastasse, com'è da temere, verrà predisposto un ricorso al TAR)